Difendere i diritti degli altri è il fine più alto e nobile di un essere umano.
(Khalil Gibran)
La Prolife Crotone non si ferma mai! Continua a tutelare il Diritto alla salute attraverso corsi di formazione che insegnano a salvaguardare la vita attraverso azioni e tecniche d’emergenza che ciascuno di noi dovrebbe conoscere.
Il 9 ottobre si è svolto un corso di formazione BLS-D certificato, con ben 35 persone; 35 nuovi individui che saranno in grado di salvare una vita.
È certamente motivo d’orgoglio dare il meglio di sé e non deludere i tanti convenuti e incentiva la motivazione a continuare nella diffusione di buone pratiche comportamentali che spingano ad intervenire con consapevole competenza in situazioni di pericolo.
I corsisti arrivano spesso sfiniti alla fine di ogni corso; stanchi per la continua pratica ad effettuare il massaggio cardiaco, le manovre di disostruzione, ripetute fino a quando l’esecuzione non diventa perfetta sotto lo sguardo attento dei nostri istruttori;
Ma l’ingrediente fondamentale permane il sorriso perché la Prolife Crotone crede che formare persone significa aver contribuito nel proprio piccolo a salvare vite!
Molti si chiedono, a chi dovrebbe interessare un corso di tale natura? Quando farlo? A cosa serve se non si è un operatore sanitario?
La risposta ci viene offerta dalla Prolife partendo dai dati numerici che sono quelli che meglio ci danno l’idea dell’importanza dell’iniziativa: gli Arresti Cardiaci in Italia nel 2020 hanno registrato un +60% di decessi rispetto al 2019.
Questo forte incremento è stato dettato da 2 fattori principali:
• La scarsa disponibilità dei mezzi di soccorso e il prolungarsi dei tempi di intervento, a causa delle numerose chiamate, ben oltre il numero di interventi pre-pandemia.
• La minore richiesta da parte delle persone al manifestarsi dei primi sintomi di malessere, a causa del timore di poter contrarre il Covid-19 nei mezzi di soccorso oppure in ospedale, in particolare per i soggetti sopra i 50 anni.
Tradotto in numeri, oltre ai 60.000 decessi per arresto cardiaco che ogni anno si registrano in Italia (come lo stadio Olimpico), se ne aggiungo ulteriori 40.000.
In media si sono registrati quindi 274 decessi per arresto cardiaco ogni giorno, circa 11 ogni ora.
E si è evidenziato che se almeno il 70% della popolazione conoscesse le manovre del BLS-D, se ne potrebbero salvare 16000, pari al numero dei partecipanti della maratona di Roma.
Non trascuriamo che adesso abbiamo la presenza, in diversi luoghi pubblici e privati, dei defibrillatori semiautomatici, in cui il nostro unico compito è ascoltarli ed eseguire i comandi da loro emanati attraverso una sintesi vocale; risulta quasi più facile dell’installazione di un nuovo videogioco, in quanto le istruzioni sono dettate passo-passo.
Come non avvertire, dunque, la responsabilità di richiedere un corso BLS-D? Essere capaci di salvare e salvarci è un dovere civico e una testimonianza di Humanitas che ci spinge ad accettare le reciproche fragilità, adoperandoci collegialmente ad affrontarle e curarle.











