Si definisce “Struttura Cardioprotetta” una qualsiasi struttura, pubblica o privata che sia, che aderisce ad un appropriato percorso di formazione accreditato culminante nel rilascio di un’apposita targa certificante la sicurezza dell’ambiente in materia di BLS-D.

In parole povere, una struttura è cardioprotetta quando dotata di almeno un defibrillatore automatico esterno (DAE) e quando il personale ivi operante risulta qualificato in merito alle basi teoriche e pratiche del primo soccorso prestato alla vittima di arresto cardiaco.

Il percorso di formazione per l’ottenimento della targa di “Struttura Cardioprotetta” consiste nella partecipazione, da parte del personale della struttura in questione, ad un corso teorico e pratico sul BLS-D. L’acronimo BLS-D riassume il primo soccorso alle vittime di arresto cardiaco e sta per “Basic Life Support and early Defibrillation”, ove con “Basic Life Support” si intende l’esecuzione delle manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP) e con “early Defibrillation” si intende l’utilizzo del DAE, strumento fondamentale per aumentare le possibilità di efficacia della RCP stessa.

L’arresto cardiaco è un evento molto grave, spesso e volentieri improvviso, che a prescindere dalle cause (molto diverse da caso a caso) espone ad un notevole rischio di morte in breve tempo, data la riduzione del flusso sanguigno verso il cervello. La pronta esecuzione del BLS-D (RCP e utilizzo del DAE) da parte degli astanti si contrappone alla riduzione del flusso sanguigno verso il cervello e, dunque, contribuisce a “tenere in vita” la vittima di arresto cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi qualificati, se non addirittura a risolvere alcuni particolari casi. L’esecuzione del BLS-D richiede il rispetto di determinati criteri di qualità, nonché la disponibilità di un DAE.

La cardioprotezione di una struttura permette di rispettare i requisiti per l’esecuzione del BLS-D: criteri di qualità, perseguiti grazie all’apprendimento teorico e pratico in occasione dei corsi di formazione, e disponibilità del DAE.

Una struttura cardioprotetta fornisce ai cittadini un livello di sicurezza a nostro avviso imprescindibile, dando un importantissimo esempio di professionalità e civiltà e dimostrando l’attenzione verso la tutela della salute dell’individuo. Strutture sanitarie, scuole, palestre, associazioni sportive, supermercati, comuni: sono solo alcuni esempi di strutture che hanno scelto di diventare cardioprotette.

ProLife Crotone, in collaborazione con la SIMEUP (Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza Pediatrica), mette a disposizione un’équipe di istruttori altamente qualificati che erogano percorsi di formazione culminanti nel rilascio della targa di “Struttura Cardioprotetta”. La missione è quella di diffondere il più possibile questa filosofia, di modo da ottenere la cardioprotezione del maggior numero possibile di strutture, cosicché un operatore BLS-D e un DAE siano sempre disponibili in caso di necessità nel territorio.

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